Peer-to-peer Lending
Il Peer-to-peer Lending o anche un prestito tra privati, è una conveniente forma di prestito che utilizza le reti peer-to-peer.
Tradotto anche come prestito alla pari, non è altro che un prestito di denaro tra due persone, simile ai tradizionali finanziamenti ma con tassi d’interesse molto più bassi.
Questi prestiti vengono effettuati e gestiti da specifiche piattaforme, che mettono in contatto persone che hanno bisogno di credito con quelle che vogliono investire, facendo quindi da intermediari.
Basterà presentare la domanda di finanziamento con i documenti richiesti e quando la piattaforma la pubblicherà, gli utenti registrati potranno decidere se e quanto finanziare.
L’identità degli utenti (sia richiedenti che prestatori) è gestita dalla piattaforma e nel caso di ritardi o mancanza di rimborsi è la stessa piattaforma che si occuperà del recupero crediti.
Il tasso di interesso di questi particolari tipi di prestiti varia a seconda della cifra richiesta e della durata del prestito.

Peer-to-peer lending, un'invenzione brillante ma non priva di rischi.
Abbiamo visto le caratteristiche di questo particolare e nuovo modo di richiedere/effettuare un prestito. Nonostante sia senza dubbio un'invenzione utile e che può effettivamente diventare fonte di guadagno per gli investitori, non è del tutto priva di rischi.
Uno dei maggiori rischi è senza dubbio quello che il prestito effettuato non venga ripagato. Purtroppo per quanto è la stessa piattaforma che si occupa di gestire i ritardi e rimborsi, non è possibile azzerare del tutto questo rischio.
Prima che una richiesta di prestito viene pubblicata, vengono effettuate analisi dettagliate della situazione economica-finanziaria del debitore ma non basta ad assicurare che quella persona sia un buon pagatore nel corso del tempo.
Tuttavia però è possibile ridurre al minimo i rischi, basterà solo avere delle piccole accortezze;
come evitare di investire subito tutti i risparmi, evitare di investire in una sola piattaforma e in un’unica area geografica e inoltre dividere il capitale per più debitori, che nel caso uno di loro non dovesse ripagare il debito, almeno si può salvare il resto del capitale.
